martedì 10 ottobre 2017

"LA CORSA" di Michela Belotti



Buongiorno follower!
Il romanzo “La Corsa” di Michela Belotti sarà disponibile in tutte le librerie (distribuito da Messaggerie Libri) e negli Store online nei prossimi mesi. Nel frattempo è pre-ordinabile sul sito Bookabook dal quale è possibile scaricare un’anteprima e decidere se acquistarlo in copia cartacea o e-book.
Al raggiungimento di 350 pre-ordini, la casa editrice Bookabook offrirà all’autrice la possibilità di avere maggiore visibilità tramite l’ufficio stampa Mara Vitali Comunicazione e diffusione capillare su scala nazionale con Emme Promozione. Ma soprattutto avrà un primo pubblico di lettori.

Il supporto dei lettori in questa prima fase è fondamentale!









Autore: Michela Belotti
Casa editrice: Bookabook
Disponibile in ebook a € 7,99
e in formato cartaceo a € 10,00 



‘La Corsa’ è la storia di Sara, nata e cresciuta nella provincia di Bergamo. Una ragazza semplice, una sognatrice. Una sera autunnale si trova a correre lungo un viale alberato, ferita e terrorizzata. Dell’aggressione subita e dei giorni precedenti non ricorderà nulla, vittima di amnesia. Nel tentativo di recuperare i tasselli mancanti della sua storia, si troverà coinvolta in un fatto di cronaca nera. Insieme all’amica Lisa e al Tenente dei Carabinieri Castelli, incaricato delle indagini, cercherà di discolparsi dalle pesanti accuse. Riuscirà Sara a fare luce sulle ombre della sua memoria?
Un’altalena di emozioni racchiuse in un adrenalinico racconto thriller; una personale rivisitazione su più piani narrativi del genere noir, condito da humor nero e a tratti romance.





BIOGRAFIA:

Sono nata a Bergamo 33 anni fa. Mi hanno sempre appassionato la letteratura, il cinema, la politica e ovviamente la scrittura. Quando ero adolescente, ero ammaliata dalle appassionanti penne giornalistiche di Montanelli e Fallaci. Avrei dato un braccio per saper mettere su carta i pensieri come facevano loro. Ho sempre amato leggere fin da piccolissima, mi faceva evadere dalla realtà, e sognavo un giorno di creare storie mie. Oggi lavoro presso un’azienda come contabile, anche se non ho mai smesso di scrivere. Amo viaggiare e sorprendersi sempre per le piccole cose. ‘La corsa’ è il mio primo romanzo.






DICE L'AUTRICE:

È difficile spiegare il motivo del perché un giorno uno si sveglia e si mette a scrivere una storia piuttosto che un’altra. Premesso che fin da quando mi ricordo sono praticamente cresciuta in una biblioteca, l’amore per lo scrivere è stata una diretta conseguenza della mia passione per la lettura.
Il mio autore preferito, Stephen King, parla del percorso creativo come di una tazza e di un manico. Credo sia una metafora perfetta. La corsa è arrivata sotto forma di tazza un giorno di qualche anno fa, continuava a ronzarmi per la testa e avevo un desiderio irrefrenabile di raccontarla, con la consapevolezza che quella era la storia giusta. Ma non avevo ancora il manico, cioè una conclusione che mi convincesse. Qualche mese fa, un giorno come altri, eccolo lì piombato dal nulla. Le parole sono diventate frasi, e le frasi poi un libro. 








ESTRATTI:

Sto correndo a perdifiato lungo un viale alberato, fra le foglie autunnali viscide e ormai moribonde incollate al suolo. Sento solo il mio respiro affannato, il battito del cuore che rimbomba fino in gola e lo scalpiccio sul selciato ancora umido.
È una serata tiepida, il sole ormai già tramontato da un pezzo. Una leggera brezza soffia tra le fronde degli alberi e mi schiaffeggia. Sembra quasi che il vento voglia sussurrarmi qualcosa. È tutto deserto, solo un paio d’auto parcheggiate sul lato della strada opposto a quelle villette a schiera tipiche dei quartieri a ovest della città. I lampioni rischiarano appena il percorso.
Non so dove sto andando, so solo che devo correre. Ho paura. Sono consapevole che non devo rallentare, ma non ce la faccio più, non sono allenata, non ho più respiro. Mi fermo, gli occhi vacui, vedo solo in bianco e nero. Tutti i colori spariti in quest’attimo di follia che mi ha spinto ad arrivare fin qui. Mi piego, le mani sulle ginocchia. Inspiro l’aria frizzante e mi sento un po’ meglio. È in questo preciso instante che riprendo a notare i colori, anzi uno solo in particolare: una macchia sull’addome, sembra vernice rossa vermiglio. La tocco, è fresca e appiccicosa, la tocco e la porto alla mia vista. Solo in questo preciso momento ho la certezza, ciò che i miei sensi hanno già capito da tempo, ma che non volevo realizzare. È sangue. 



Al principio è lontano e quasi non me ne accorgo. Successivamente si fa sempre più insistente. Uno strano bagliore ad intermittenza inizia a infastidirmi. Mi serve un po’ di tempo per mettere a fuoco, ma infine inizio a scorgere una luce che mi si sposta dinanzi. Poi di nuovo si fa buio.
Ora sono completamente abbagliata, qualcosa con forza mi tiene aperti gli occhi. Piano riesco finalmente a visualizzare una sagoma che manovra quella che dovrebbe essere una mini torcia. Ha indosso una divisa rosso fosforescente e capisco con fatica che deve trattarsi di un soccorritore. In realtà tutto attorno a me ci sono una decina di persone, anche se non comprendo se si tratta di personale medico o di semplici passanti e curiosi. Sento ancora molto dolore e vorrei solo dormire.
‘Il tizio con la pila elettrica’ sembra che mi stia chiedendo qualcosa. Sono tramortita e stanca morta. I suoni sono ovattati, come se mi avessero applicato dei tappi alle orecchie. Vorrei parlare ma in questo momento non credo di essere in grado di mettere insieme una frase sensata. Tutti si danno un gran da fare, corrono come sotto l’influsso del morso di una tarantola o di un Black Mamba. Appena dietro allo stuolo di persone c’è anche un altro fascio di luce, è quello dell’autoambulanza che si trova nel bel mezzo della strada, la stessa che poco prima percorrevo correndo.
Mentre ci ripenso, scatta in me l’impulso di alzarmi e scappare. Sento delle mani trattenermi, mi rimettono sdraiata, cerco di urlare ma dalla bocca non mi esce una parola, sento come un pizzico al braccio e poco dopo mi riaddormento. 


Per info e per chi fosse interessato a preordinare una copia, può contattare direttamente l’autrice:





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