domenica 17 settembre 2017

RECENSIONE "ALLA SCOPERTA DI TE" di Silvia Maira



Buongiorno follower, buona domenica!
In anticipo sui tempi, è uscito il nuovo libro di Silvia Maira. Nessuna lamentela al riguardo, eh? 😉
Franca Poli lo ha letto in anteprima per noi 😊







Autore: Silvia Maira

Disponibile in ebook a € 3,99

Pagina autore: Silvia Maira - Scrittrice Per Passione 

Book trailer: Alla scoperta di te 





TRAMA:


Una calda estate in Sicilia e il fascino del mare di Cefalù è quello che serve ad Aurora, giovane toscana, direttrice di sala del prestigioso ristorante di famiglia, per ritrovare se stessa dopo un periodo un po' difficile.
Lontana da casa, alle prese con un nuovo lavoro, nel piccolo paese siciliano, Aurora potrà iniziare una nuova vita. 
Abituata alle comodità dell’elegante villa di famiglia, a Cefalù si troverà a dividere uno spartano appartamento con un gruppo di ragazzi, ognuno con una storia diversa. 
Tra rilassanti serate estive e giornate trascorse al mare, Aurora incontrerà nuovi amici, un nuovo amore, giovane e fresco che le farà battere il cuore e un anziano generale in pensione con un passato da latin lover.
Un giorno però, passeggiando tra le stradine del borgo marinaro, in cui il tempo sembra sospeso tra passato e presente, una dolcissima e struggente melodia di una chitarra sembra leggerle nel cuore e nell’anima… 


“Un romanzo delicato, costruito sulle note struggenti di una melodia e come essa si libra nei cuori dei lettori. Alla scoperta di te è un vero viaggio, un percorso alla ricerca di se stessi prima e di chi ci sta attorno poi. L'autrice, con il suo stile lineare ma introspettivo, ci racconta storie di vite comuni, che in realtà sono tutt’altro: tocca a noi rendere speciale la nostra esistenza, è questo il vero messaggio del romanzo. La protagonista di questa storia ne è l’esempio più puro. Consigliato agli appassionati di soft romance e narrativa sentimentale, Alla scoperta di te non potrà che entrarvi nel cuore.” 








IL PARERE DI FRANCA POLI:

Se desiderate trascorre un paio d'ore in compagnia di un buon libro, scritto in modo scorrevole, narrato in terza persona e con dialoghi veloci allora vi consiglio il nuovo romanzo di Silvia Maira.
In questo racconto l'unica vera protagonista è Aurora, ed è intorno a lei che si snoda l'intera vicenda. I vari personaggi che la circondano hanno delle caratteristiche ben delineate, sono diversi tra di loro, ognuno ha una propria storia da raccontare. Alcuni di loro sono veramente divertenti, come il generale in pensione, che da giovane era considerato un latin lover e che ama narrare le sue avventure, oppure Sonia che quando parla spesso usa l'intercalare toscano. Non manca nemmeno un ragazzo che farà battere il cuore ad Aurora.
Un altro motivo per cui ho apprezzato questo libro è la descrizione dei luoghi dove è ambientata buona parte della storia, ovvero Cefalù. Il mare e la spiaggia nel periodo delle vacanze estive, le insenature dove potersi appartare, così come i monumenti storici, sono descritti in un modo talmente accurato che sembra di vederli e toccarli con mano.
Aurora è una giovane donna che per riprendersi da una grossa delusione decide di lasciare per alcuni mesi la famiglia, il lavoro e trasferirsi in Sicilia, ospite di Miriam, un'amica d'infanzia.
Trova un'occupazione come barista, conosce parecchie persone con alcune delle quali instaura un rapporto di amicizia. Saranno però l'incontro con uno strano personaggio e il suono di una dolce melodia a penetrare nell'anima e nel cuore ferito della ragazza.
Mi è piaciuto l'epilogo... bello, per certi aspetti romantico, ma non del tutto scontato.
A questo punto non mi resta che fare i complimenti all'autrice per avere scritto un libro che mi ha regalato tante emozioni e che mi ha fatto sentire solidale con la protagonista, desiderando per lei il lieto fine e l'incontro con la sua anima gemella. 





BREVE ESTRATTO:


Quella sera al ritorno dal lavoro, mentre stava tornando a casa, udì di nuovo le note della chitarra. Provenivano dalla scalinata che scendeva e conduceva all’antico lavatoio medievale. Lì sgorgava una sorgente di acqua limpida e gelata che riempiva le antiche vasche in pietra e si immetteva, attraverso un canale, direttamente in mare. Seduto in uno scalino c’era quello che lei e Miriam chiamavano l’uomo dell’arco, solo, silenzioso, assorto e sempre con quello sguardo infinitamente triste, a rincorrere chissà quali pensieri e quali ricordi. Aurora si sedette sullo stesso scalino, nel lato opposto al suo, per ascoltare quella struggente melodia, che rapiva la sua anima, quasi fosse una calamita, quella melodia che sembrava esprimere in musica quello che lei aveva vissuto e stava cercando di superare. Quella musica, sembrava leggerle l’anima e scavare tra i suoi pensieri e, quasi senza accorgersene, le spuntarono le lacrime agli occhi. 





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