martedì 1 maggio 2018

"IL PUGNALE E LA PERLA NERA" di Pitti Duchamp



Buongiorno follower, buon primo Maggio!

In uscita oggi "Il pugnale e la perla nera" di Pitti Duchamp, un romance storico che  non potrà fare a meno di conquistarvi. 







Autore: Pitti Duchamp
Serie: D'amore e d'Italia
Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 0,99








TRAMA:

1849-1863 Firenze – Moravia – Napoli
Per la piemontese Marchesina Giovanna della Spada di Monteverde e il napoletano Principe Filippo Vattilieri di San Garlizio innamorarsi è questione di un battito di ciglia. Ma la magnifica diciassettenne fedele ai Savoia non calcola che, cadendo ai piedi di un suddito del Re Borbone Ferdinando II, mette a rischio gli ideali risorgimentali per i quali la sua famiglia ha sempre combattuto. 
Intanto l’Europa è scossa da una Primavera dei popoli che vede trionfare l’Impero austriaco e la Penisola italiana è costretta a chinare la testa di fronte al colosso imperiale. 
Mentre quel fascinoso sbruffone di Filippo, portavoce del sovrano del Regno delle due Sicilie nel Granducato di Toscana, è pronto a mettersi contro i Marchesi della Spada per poter sposare la sua Ninetta, un potente Duca austriaco comincia a dettare legge sulle loro vite. Il Principe di San Garlizio si ritrova costretto a scegliere tra la fedeltà al suo Re e un amore che pare destinato a dissolversi nel nulla tra intrighi politici e allontanamenti forzati. Le loro speranze di felicità sembrano sfumare costringendoli a radicali cambiamenti.
Sullo sfondo di un’Italia risorgimentale piena di contraddizioni, un romanzo che concede la parola a chi ha perso la guerra, a chi aveva un patriottismo differente da quello italiano, a chi non voleva abbandonare la propria identità.  




BIOGRAFIA:

Pitti Duchamp. Nata ad agosto del 1981 a Firenze. Vive tutt’ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito e due bimbi. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni arriva la prima bambina e poi subito il secondo figlio e decide di prendersi una parentesi di vita familiare. E’ proprio allora che riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Èamante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato per la serie D’amore e d’Italia oltre a Il pugnale e la perla nera, anche L’Arabesco,  La gran dama e Lupo di primavera. Ha partecipato alla raccolta Natale a Pemberly con uno scritto ispirato a Orgoglio e pregiudizio e alla raccolta Cuori fra le righe con un racconto ambientato durante la Grande guerra.



DICE L'AUTRICE:

La cosa più curiosa e fascinosa di questo libro secondo me è il personaggio principale, un po' principe un po' guappo, un po' pirata e un po' scugnizzo.



BREVE ESTRATTO:

“Come puoi pensare di avere il benestare di mio padre se complotti per la disfatta della mia Patria? Come potrebbe pensare di unirmi a un uomo che non ama il Piemonte quanto lo amiamo noi? Che è fedele a un’altra bandiera, a un altro Re?”.
Filippo smise di parlare, la guardò negli occhi stringendola ancora più forte con una mano grande aperta sulla sua schiena e l’altra chiusa sulla sua vita sottile, a imprigionarla.  Riprese possesso della sua bocca, quella fragola matura che lo ipnotizzava, sentendola debole e cedevole contro di lui, ingenua e seducente. Le sue manine morbide e affusolate si insinuarono nel tepore tra la nuca e il folto manto di capelli, la sua lingua rispose docile ai suoi assalti, si lasciò mangiare e succhiare, abbandonata e fiduciosa come la giovinetta che era. Se le parole non l’avessero convinta ad arrendersi al sentimento che stava crescendo tra loro, veloce e improvviso, pensò Filippo, ci avrebbero pensato i suoi baci. Lei era sua a dispetto di un padre mazziniano e di un Re Savoia spietato e ambizioso. 



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